Comunicato del Coordinatore Nazionale PRI

IL PRI E LA TRAVERSATA DEL DESERTO

di Saverio Collura

Nel corso dei lavori della direzione nazionale del Pri di sabato scorso, un autorevole repubblicano, rivolto a me,affermava che bisognava dire basta “all’attraversamento nel deserto del partito”. Voglio ricordare a me stesso che quando io indicavo quella necessità, era perché il Pri nel deserto ce l’avevo trovato. Il Mosé che aveva portato il popolo repubblicano in quella situazione non ero stato io; e quindi in realtà in quel momento mi limitavo a fotografare un contesto drammatico,ed a indicare un obiettivo: uscire dal deserto. Aggiungo ora che quando prospettavo quella necessità (attraversare il deserto), ancora non sapevo che il Pri nel deserto era stato abbandonato dai suoi condottieri senza acqua, senza viveri, senza una tenda nella quale organizzare la sopravvivenza, con la dilapidazione di un tesoretto creato dal contributo straordinario del popolo per gestire le emergenze, e non per finanziare una incontrollata, inefficiente e dispendiosa gestione ordinaria; con l’aggiunta del “bidone” vuoto del Tfr dei dipendenti, con i conto correnti bloccati perché pignorati, anche se sostanzialmente vuoti. Oggi il partito ha organizzato la sua sopravvivenza, ma la strada da percorrere è ancora lunga e complessa, perché la situazione politica italiana richiede, a mio parere, un ruolo peculiare, attivo, incisivo , propositivo e di assunzione diretta di ambiziose responsabilità del Pri (L’Altra Politica); non certo piccoli e sterili obiettivi che abbiamo visto sono stati l’anticamera, e forse la causa, della crisi profonda del partito. Questo e solo questo è a mio avviso un significativo progetto politico, forse ambizioso, che si può e deve dare un Partito quale il Pri: per questo obiettivo ha senso impegnarsi.

Roma, 28 settembre 2015

 

Nota dell'on. Francesco Nucara

Dovrei pensare che quando Collura parla di "autorevole repubblicano", non si riferisca al sottoscritto anche perché autorevole non lo sono affatto, sono uno dei tanti repubblicani. Tuttavia siccome sulla "traversata nel deserto" ho parlato solo io DEVO, mio malgrado, una risposta.
Giustamente Collura afferma di volere ricordare a se stesso, e a se stesso può ricordare quello che gli fa più comodo ma agli altri deve, se ne è in grado, ricordare la verità.
La traversata nel deserto auspicata da Collura e da altri repubblicani, come da me affermato in Direzione, significava non fare alleanze di nessun genere ma andare alle urne da soli.
La storia di Mose', citata nel post di Collura e' un artifizio a cui si potrebbe rispondere di non aspettare la manna dal cielo per risolvere i problemi del Pri.
Orbene, del deserto abbiamo parlato tante volte, ma mai negli organismi repubblicani, anche se cenni ne sono stati fatti. Se i repubblicani non sono in Parlamento lo si deve ad una offerta personale, che è stata dignitosamente rimandata al mittente.
In fine ringrazio l'amico Saverio Collura per le più che ingenerose argomentazioni che ha pensato di dover scrivere su F.B., quando sabato 26 settembre avrebbe potuto dibatterle in Direzione del Pri e gli sarebbe stato risposto adeguatamente.

Roma, 28 settembre 2015